PERCHÉ UN BLOG ESTIVO?

granita mentaIo ormai posso essere considerata una veterana dei blog. Ne ho due, quello principale e uno specifico sulla scuola. Il primo è nato per essere un blog dedicato ai miei studenti, poi ho iniziato a prenderci gusto e a pubblicare riflessioni, più o meno profonde, su fatti di attualità o argomenti che mi stanno a cuore. Poche volte ho davvero parlato di me. Un po’ perché, essendo il blog primario letto dai miei studenti, ho sempre trovato difficile “aprirmi”. Un po’ perché, con il passare del tempo, mi sono sentita “condizionata” dai miei follower e ho iniziato a selezionare gli argomenti a seconda dell’interesse che ritenevo (e ritengo) potessero riscuotere i miei post. Alla fine ho iniziato a scrivere non ciò che volevo (non tutto, almeno) ma ciò che pensavo fosse “conveniente”. Insomma, alla fine ci si sente prigionieri della creatura cui si ha dato vita!

Stesso discorso vale per laprofonline. Parlo di scuola, è vero, esprimo le mie opinioni su determinati argomenti ma quasi mai parlo di me, della mia esperienza in classe. L’avevo fatto una volta sul blog primario ed è successo una specie di putiferio a scuola. Ho dovuto censurare quel post, che di per sé era innocente perché, pur trattando fatti realmente avvenuti in classe, avevo garantito la riservatezza dei protagonisti. Ciò che avevo scritto era stato definito “sconveniente” dal preside che conosco da più di vent’anni. Eppure in quel frangente ho avuto l’impressione che per lui fossi una perfetta sconosciuta.

Io sono sempre stata contro le convenzioni. “Sta bene” o “non sta bene” sono dei limiti che ho sempre accettato per educazione (intendo quella ricevuta in famiglia) e per non deludere gli altri. Per fare un esempio, da ragazza andavo a teatro vestita da sera perché a casa mia dicevano che “così stava bene”, anche se erano già tempi in cui la gente si metteva i jeans. Ero già sposata e madre di due bimbi, andavo a teatro con mia mamma e la sera prima lei mi telefonava per dirmi come mi dovevo vestire “per non farla sfigurare”. Deprimente.

Insomma, io ho proprio voglia di liberarmi dalle “catene” dei due blog già ben avviati per tentare una nuova avventura estiva. Eh sì, perché, almeno nelle intenzioni, questo è un temporary blog (ormai ci sono i temporary shop, perché non dovrebbero esserci anche i blog a tempo?), un blog estivo. D’estate si ha piacere anche di occuparsi di cose frivole ché ci sono poi tutte le altre stagioni per fare le persone serie.
Lo so, è un po’ tardi. In effetti sarebbe stato meglio aprire questo blog all’inizio dell’estate. Ma l’idea mi è venuta oggi, poche ore fa.

Ho letto il post di Valentina in cui pubblicava la recensione di un libro Harmony. Lei è una lettrice assidua, divoratrice di libri e a me fa piacere che passi dai classici ai libri Harmony. Così ho commentato:

«Non ho mai letto Harmony però sono dell’idea che non si debba disprezzare nulla. Tutt’al più se una cosa non ti piace, ne farai a meno la prossima volta (non so se è chiaro il concetto: se Harmony fa schifo, non ne leggerai più; se ti piace, ne leggerai altri, fermo restando che non è detto ti piacciano tutti).
In genere non sopporto gli snob che dicono “io quelle robacce non le leggo”, anche perché sono fermamente convinta che lo fanno di nascosto.
Ho un’amica che mi ha chiesto se avevo letto Sparks e le ho detto di sì, “Le parole che non ti ho detto” e “Come un uragano”. Poi mi fa: “me ne ha parlato bene un mio amico e voglio provare a leggere qualcosa di lui. Sai, in genere, non leggo romanzi che non siano i classici. leggo saggi …”. Ora mi chiedo: “Come fai a leggere saggi d’estate? Voglio dire, lei è un’insegnante come me e io d’estate voglio liberare la mente., figurati se leggo saggi!
Stesso discorso vale per le fiction: quando dico che le guardo, alcuni mi lanciano sguardi inorriditi. Una prof che guarda fiction? Sia mai!»

Ecco, io qui non voglio essere una prof (quella che sono non solo nel blog laprofonline ma anche in quello principale perché la mia identità quella è!). Voglio essere semplicemente Marisa e occuparmi anche di sciocchezze, così giusto per passare il tempo cercando di non morire di caldo!

Volete seguirmi? Magari una granita (virtuale) o un buon gelato (altrettanto virtuale) ve lo posso offrire.

coppa-di-gelato-al-cioccolato

18 thoughts on “PERCHÉ UN BLOG ESTIVO?

  1. Certo che voglio seguirti! E l’idea la trovo veramente bella, qui puoi lasciarti andare e parlare di quello che vuoi, niente cose troppo serie insomma.
    Temporary blog ok, ma se poi dovessi abituarti a questo chi ti vieterebbe di scriverci pure in inverno? E’ tuo e fanne ciò che vuoi!

    p.s. a proposito degli Harmony, dopo ho iniziato a leggere “Ossessioni, fobie e paranoia” di Freud. Siccome sono molto suscettibile, su quel versante, il mio ragazzo mi ha detto “torna subito agli Harmony!!!!” ahahaha fanno anche bene quei libretti ogni tanto!

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  2. Ma che lieta sorpresa! Potevo non lasciare un commento nel primo post del nuovo blog?
    Se nell’altro si discuteva e chiacchierava in compagnia di tè e pasticcini, qui possiamo parlare di acconciature e smalti mentre ci gustiamo un maxi cono gelato in ciabattine da mare, giusto? Beh, sono dei vostri! 😉

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  3. Ma che lieta sorpresa! Potevo non lasciare un commento nel primo post del nuovo blog?
    Se di là si discuteva e chiacchierava in compagnia di tè e pasticcini, qui possiamo parlare di acconciature e smalti mentre ci gustiamo un maxi cono gelato in ciabattine da mare, ho capito bene? 😉
    Beh, sono dei vostri!

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      • Di pesca ne so qualcosa, il mio ragazzo ne è patito!

        Ho avuto un problema con i commenti nel tuo blog e me ne sono accorta adesso. Mi dispiace se hai pensato che fossi sparita. In realtà ho lasciato diversi commenti in vari post, ma ogni volta dovevo effettuare il login per vederli pubblicati. Normalmente, una volta loggati, i commenti vengono inseriti automaticamente, mentre nel mio caso sono andati evidentemente persi.
        Ho iniziato ad avere il sospetto nel momento in cui non ricevevo da te risposte, dunque mi domandavo come poteva essere.
        Con questo commento è successa la stessa cosa, solo che non mi sono accontentata di scriverlo una volta. Ho fatto il login e ho lasciato di nuovo lo stesso commento. Ecco che è arrivata la tua risposta, quindi tutto okay. Vorrà dire che dovrò ripetere questa operazione ogni volta.
        Ci tenevo a dirtelo perché non volevo che pensassi ad un disinteresse per il tuo blog. Al contrario, ho spesso commento, ma, appunto, immagino che a te non sia arrivata alcuna notifica 😦

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      • Sapevo della passione del tuo ragazzo, ne avevi parlato forse in qualche post o commento. Quindi, sarai esperta. 😉

        Non ho mai pensato che tu fossi sparita, figurati. Ai tuoi commenti ho sempre risposto, in tempi più o meno brevi. Mi dispiace sapere che hai dei problemi nel postare i commenti, non so da che cosa dipenda. Però ho visto che a volte arrivano doppi e non da adesso, era successo anche in passato. Poi, se sono proprio identici, uno lo cestino per non avere doppioni.
        Ma il problema si verifica solo per i miei blog o c’è un nesso con WP? Potresti chiedere in giro a chi è più esperto di me.

        Buona notte, cara Veronica. Ora sono proprio stanca. L’euforia per il nuovo blog evidentemente fa questo effetto. 🙂

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  4. Cara Marisa, in questo ameno spazio, puoi pensare e scrivere tutte le “sciocchezze” che ti passano attorno
    Da te anche le sciocchezze acquistano valore
    Visto che non riesco a trovare il mio gelato al cocco, mi preparo un caffè
    Un grande abbraccio
    Mistral

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    • Cara Mistral,

      innanzitutto benvenuta! Qui basta chiedere e ogni desiderio verrà esaudito (o almeno si tenta 😉 ).

      Ecco qui il tuo gelato al cocco, spero sia di tuo gradimento anche se l’ora non è appropriata (a casa mia vigeva il divieto di mangiare gelato al mattino).

      Accomodati pure e torna a trovarmi … ho in serbo molte sciocchezze (ma anche no) per le mie ospiti. 🙂

      Un bacione.

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